Cosa significa "faccio formazione"?

Condividiamo il pensiero di una delle nostre istruttrici sul suo percorso come istruttore del nostro centro di formazione.

“A volte è necessario fermarsi e riflettere sulla propria modalità di lavoro e porsi delle domande. Quali?
In questi giorni ho pensato a molte domande che ognuno di noi potrebbe porsi.

Sto facendo quello che mi rende felice?
Sono effettivamente felice?
Sono certa di non voler cambiare qualcosa riguardo all’attività lavorativa che sto svolgendo?
Penso ogni giorno a come poter migliorare i servizi che offro?
Mi sento davvero appagata da quello che faccio?”

“Quando ho pensato di aprire la partita IVA per lavorare in modalità autonoma, ho pensato alle attività che avrei preferito intraprendere, e la formazione è sempre stata la prima scelta. Puoi anche fare altro, certo… sarebbe impossibile dedicare ogni giorno della settimana all’attività formativa. Ma non puoi mai abbassare l’attenzione, devi sempre essere presente, migliorarti, aggiornarti, essere disponibile e avere tanta creatività.

Essere viva, attiva, con tanta voglia di fare e tanta volontà di coinvolgere colleghi e personale laico.”

“Penso da sempre che fare formazione non sia per tutti, ma che sia un’attività divenuta purtroppo “alla moda”, vista come “diversa”, potenzialmente fruttuosa. L’attrazione per il “diverso” è sempre molto forte…soprattutto per chi ha voglia di cambiare lavoro o per chi si approccia per la prima volta al mondo della libera professione, ma cos’è che fa davvero la differenza per chi fa formazione?

I corsi per addetti al primo soccorso, i corsi BLSD o PTC sono davvero tutti uguali, a prescindere da chi ci sia dietro quelle slide?”

“Mi sento abbastanza sicura nel dire che la risposta a questa domanda sia, ovviamente, “no”.

Sentirsi dire che un corso che hai fatto è piacevole, diverso, coinvolgente, chiaro e concreto, non ha alcun prezzo. E i prezzi alla fine non aiutano mai.

Purtroppo a volte sono ben altri gli interessi che motivano un sanitario a lavorare nell’ambito della formazione, e tra questi non c’è il fare ciò che ci appaga veramente.”

“La qualità di un corso, la cura sulla preparazione, sulla scelta dei materiali, sulla sanificazione, sul rispetto dei rapporti numerici tra discenti e istruttore sono tutti fattori che garantiscono l’alta qualità di un corso.

Chiaramente è più facile ovviare. Qualcuno mi dice, ogni tanto, “ma chi te lo fa fare?”, perchè non ti limiti a fare lezione e basta?

Quello che vedo, facendolo ogni giorno con passione, è che le persone se ne rendono conto. Porteranno sempre come esempio quella volta in cui hanno fatto il corso con una persona che era contenta di essere lì con loro.

Essere felice di trasmettere una passione, senza nessun altro scopo.
Divertirsi, avendo un unico scopo.

Quelle domande che ho scritto prima? Me le sono poste, ed ho risposto “sì” ad ognuna di loro.”