“Si comincia da Firenze e Prato ed entro aprile 2021 sarò attivo in tutta la Toscana per gestire in maniera centralizzata le chiamate d’emergenza e offrire ai cittadini un servizio efficiente, semplificato e accessibile.”
E’ arrivato anche da noi e sarà operativo dal 1° dicembre, il Numero Unico di Emergenza – 112, il servizio all’avanguardia che permette di richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco o del Soccorso Sanitario digitando sul tastierino telefonico i tre numeri 1-1-2.
Questo cambiamento, dai diversi numeri di emergenza (113, 115, 118) ad un unico numero dedicato, è previsto da una decisione del Consiglio delle Comunità europee e da successive direttive del Parlamento europeo che poi sono state recepite dall’ordinamento italiano, con l’obiettivo di arrivare ad un numero di telefono (l’1 1 2) valido in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, con il vantaggio di facilitare la memorizzazione e rendere più semplice la chiamata di emergenza al cittadino.
La semplificazione è alla base di tutti gli ultimi aggiornamenti e delle nuove linee guida per la gestione delle emergenze, soprattutto nel caso in cui sia presente il personale laico.
Il 112 in Toscana
Lo “shift” inizierà dal 1° dicembre, per quanto riguarda i distretti telefonici di Firenze e Prato (prefissi 055 e 0574), e sarà portata avanti gradualmente fino ad aprile 2021 quando tutta la Toscana effettuerà il passaggio al NUE 112. Naturalmente in questa fase resteranno attivi tutti i diversi numeri di emergenza. Questo percorso è l’ultimo atto del Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione Toscana per l’attuazione del numero unico di emergenza, secondo il modello della Centrale Unica di Risposta (CUR), che è stato sottoscritto il 22 luglio 2019. In base a tale intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio.
In merito alla Toscana, gli utenti serviti dal NUE sono 4,5milioni a cui si andranno a sommare i 2,4 milioni di utenti delle Marche e dell’Umbria. Il NUE toscano nasce infatti in sinergia con quello di queste due Regioni e prevede la realizzazione di due centrali unificate gemelle, una a Firenze e una ad Ancona. Questo farà si che in caso di problemi o di picchi di chiamate, le telefonate potranno essere gestite indifferentemente da una centrale o dall’altra. Le centrali operative di Firenze ed Ancona, infatti, eserciteranno la propria funzione in totale sinergia assicurando reciprocamente la cosiddetta “disaster recovery”. Questo servizio ha creato anche nuovi posti di lavoro, grazie all’assunzione di circa 100 operatori del NUE, denominati “Call Taker”.
Punti di forza
Solitamente si tende a pensare che tutto questo porti solo ulteriori perdite di tempo e disservizi, invece i punti di forza del nuovo sistema sono proprio tanti. I principali vantaggi del sistema NUE 112 possono essere riassunti come segue:
Localizzazione:
- Immediata localizzazione del chiamante (sia da telefono fisso sia da mobile), in modalità “push”, completa dei dati del chiamante (nome e cognome), da verificare a cura dell’operatore 112.
- Evitare eventi duplicati: possibilità di individuare incidenti da cui provengano chiamate multiple.
- Evitare chiamate senza risposta adeguata.
- Utilizzo di mappe digitali aggiornate e automaticamente visualizzabili per eventuali indicazioni agli equipaggi.
- In Car eCall: la possibilità di dare immediata comunicazione di avvenuto incidente alle Centrali Operative 112 che possono immediatamente allertare ed inviare i soccorsi adeguati (anche in correlazione con le informazioni del MoU: velocità, tipo veicoli e merci trasportate).
- Individuazione di quegli utenti che chiamano il 112 e non sanno dare indicazioni circa la loro posizione (in autostrada, in mare, dispersi in montagna, ecc.).
Operatori Centrali 112:
- Riduzione dello stress correlato alla necessità di poter avere dati e posizione del paziente in tempi molto brevi (in modalità push i dati compaiono direttamente sullo schermo dell’operatore sin dal primo squillo).
- Possibilità di centrali “interforze” che possano dare risposte a qualsiasi chiamata d’emergenza al 112.
- Ricezione dei dati degli utenti stranieri in roaming in Italia grazie alla piattaforma Europea che consente l’interscambio dei dati in tempi immediati.
- Utilizzo di informazioni degli utenti telefonici, costantemente aggiornate, in deroga alla legge della privacy, per permettere il soccorso appropriato al chiamante.
Utente finale:
- Ricordare un solo numero per le emergenze.
- Possibilità di utilizzo del numero 112, anche sotto copertura di altro operatore.
- Aggiornare i database delle c.o. 112 su base giornaliera da parte di tutti gli operatori Telecom, fornendo il servizio per la corrispondente area geografica coperta da ogni singola c.o. 112.
- Tempi di soccorso più brevi.
Modalità operative
Il modello organizzativo prevede una Centrale unica di risposta (CUR), nella quale vengono convogliate le linee 112, 113, 115 e 118. All’interno della Centrale gli operatori, formati per gestire la prima risposta alla chiamata, smistano le telefonate agli Enti responsabili della gestione delle emergenze (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco o il Soccorso sanitario) ma non hanno competenza sulla “gestione operativa” dell’emergenza. Questo permette di filtrare le chiamate in arrivo ed eliminare le cosiddette “false chiamate”, secondo i dati nazionali, su 10 chiamate in arrivo solo 4 vengono effettivamente inoltrate alle centrali operative di secondo livello, ovvero alla Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco o al soccorso sanitario.
La CUR Toscana è la più grande centrale 112 d’Italia ed è organizzata per ricevere circa 6.500 chiamate al giorno, ovvero 4 chiamate al minuto, che originariamente sarebbero confluite direttamente ai numeri dei servizi di emergenza 113-115-118. Questa nuova modalità consentirà, attraverso l’utilizzo di complesse tecnologie, la localizzazione e l’identificazione del chiamante, di ricevere chiamate di ipoudenti, oltre che originate da autoveicoli o App.
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