Le ustioni sono lesioni traumatiche a carico della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti causate dall’esposizione a:
- Agenti termici: contatto con fiamme, liquidi o vapori caldi
- Agenti chimici: contatto con acidi, alcalini (acido cloridrico, acido solforico, soda caustica)
- Elettricità es folgorazione
- Radiazioni ionizzanti
In caso di ustione è utile stimare sempre sia l’estensione dell’area ustionata che la profondità delle lesioni stesse. La valutazione dell’estensione dell’ustione nell’adulto può essere effettuata come percentuale di superficie corporea ustionata, seguendo la “Regola detta del 9”.
Ecco il metodo di valutazione:
Valutazione della profondità delle lesioni
Si definiscono di I grado le ustioni
caratterizzate da rossore, eritema, gonfiore e che sono estremamente dolorose. Si tratta di lesioni che interessano solo gli strati pi. superficiali
dell’epidermide.
Nelle ustioni di II grado in cui oltre ad essere interessato lo strato superficiale della pelle vi è un coinvolgimento anche dello strato di tessuto sottostante; queste ustioni causano un’intensa infiammazione cutanea, gonfiore e formazione di vescicole ripiene di liquido (flittene), sono molto dolorose e la guarigione è molto lenta.
Le ustioni di III grado sono le più gravi in quanto vi è un interessamento profondo dei tessuti; la pelle appare annerita, fredda, secca e dura, non . presente dolore per la compromissione delle terminazioni nervose e la guarigione richiede tempi lunghi lasciando cicatrici permanenti che possono richiedere interventi di chirurgia plastica.
Primo soccorso in caso di ustione
La sicurezza dello scenario dove s’interviene deve essere sempre al primo posto. Si deve procedere effettuando le seguenti manovre.
1) Allontanamento dell’agente ustionante dal paziente:
- Allontanamento dalla fonte di calore;
- Recupero in caso di immersione in sostanze liquide ad alte temperature;
- Rimozione degli agenti chimici che hanno causato l’ustione (spazzolamento se sono in polvere, rimozione degli abiti imbevuti di sostanza chimica e di tutti i materiali costrittivi, abbondante lavaggio con soluzione fisiologica);
- Allontanamento dall’elettricità in totale sicurezza;
2) Raffreddamento della zona ustionata:
- Al momento dell’allontanamento dall’agente ustionante la cute del paziente ha ancora una temperatura molto alta, fattore che può determinare un aggravamento delle lesioni. Il raffreddamento deve essere effettuato per 1-2- minuti con soluzione fisiologica.
3) Rimozione del vestiario facilmente rimovibile, copertura del paziente con teli sterili asciutti o, in mancanza, teli puliti asciutti. È fondamentale coprire il paziente per prevenire l’ipotermia e ricordare che:
- Nell’incendio il paziente può presentare gravi problemi respiratori dovuti all’inalazione di gas tossici (compreso il monossido di carbonio), o semplicemente aria ad elevata temperatura con conseguente ustione delle vie aree; anche le ustioni sul volto e la voce rauca rappresentano una potenziale compromissione delle vie aeree;
- Nelle ustioni causate da elettricità possono insorgere gravi complicanze a livello ritmico del cuore; inoltre possono essere presenti gravi lesioni ossee o articolari e di organi interni causate dalla corrente elettrica, che genera fortissime contrazioni muscolari;
- Nelle lesioni oculari causate da agenti chimici è necessario procedere alla rimozione di lenti a contatto se presenti ed irrigare ampiamente e a lungo;
- Nelle lesioni causate da fulmini, la valutazione ed il trattamento delle ustioni è di secondaria importanza rispetto alla garanzia del supporto delle funzioni vitali e l’immobilizzazione spinale. Se i coinvolti sono più di uno, occorre porre l’attenzione sui pazienti non coscienti in arresto cardio-respiratorio che necessitano subito delle manovre di rianimazione: i pazienti coscienti e con respiro che sono sopravvissuti non presentano grandi rischi per una successiva compromissione delle funzioni vitali.
Trattamento delle ustioni
Il trattamento primario delle ustioni dipende dalla valutazione delle lesioni e dall’estensione di queste ultime. Le ustioni di secondo grado profonde e quelle di terzo grado sono candidate al trattamento chirurgico in un centro specialistico, mentre ustioni più superficiali possono essere trattate a livello topico con sostanze antimicrobiche. Le ferite da ustione possono subire un’evoluzione che prosegue per 24-48 ore dopo a causa di vari fattori come l’edema e le alterazioni a carico dei piccoli vasi.
Si rende quindi necessaria una valutazione quotidiana in questo arco temporale in quanto un’ustione può anche non apparire a spessore totale fino ad alcuni giorni dopo l’incidente. Le ustioni a spessore parziale e a tutto spessore raramente mettono a rischio la vita del paziente, ma necessitano però di un trattamento conservativo al fine di evitare il rischio d’infezione, ridurre il dolore ripristinare l’integrità della cute danneggiata, rendere possibili i movimenti e migliorare i risultati in termini estetici. È fondamentale pertanto una copertura con sostanze antimicrobiche per prevenire l’infezione. La medicazione in questo tipo di ferite dovrà servire a mantenere un ambiente pulito, umido e ad allontanare i microbi favorendo la riepitelizzazione. Per tale ragione in queste situazioni si utilizzano medicazioni che combinano ioni d’argento con materiali sintetici. Questa medicazione verrà applicato dopo una buona preparazione del letto della ferita e potrà rimanere in sede fino 14 giorni.
E’ sconsigliata l’applicazione di farmaci per uso topico sulle ustioni importanti.
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